PS60+ e la Previdenza vecchiaia 2020

 

 

 

 


 

Per chi è già in pensione, il progetto della Previdenza vecchiaia 2020 (PV2020), su di cui voteremo il 24 settembre, potrebbe sembrare meno importante di quanto è in realtà.

Non dobbiamo mai dimenticare il vero progetto borghese: pensione per tutti a 67 anni, diminuzione delle rendite AVS – non più adattate al rincaro e all’evoluzione degli stipendi – e tasso di conversione per il secondo pilastro deciso tecnicamente e non più sottoposto a decisioni parlamentari e popolari.

Per i pensionati la PV2020 presenta dunque punti interessanti: le regole per le rendite AVS rimangono invariate e il tasso di conversione per la Cassa pensione rimane fissato al valore attuale! Siamo ancora lontani dall’obiettivo costituzionale secondo il quale «la previdenza professionale, insieme con l’assicurazione vecchiaia, superstiti e invalidità, deve rendere possibile l’adeguata continuazione del tenore di vita abituale». Continueremo dunque a lottare per l’obiettivo deciso da PS60+ di una rendita complessiva di almeno 4000 franchi al mese.

Per chi non è ancora in pensione, ma già avanti con gli anni, la PV2020 presenta vari aspetti positivi: dopo i 45 anni c’è una garanzia delle rendite del secondo pilastro e dopo i 58 anni la permanenza in una Cassa pensione anche se disoccupati. Le possibilità di posticipare o anticipare la data del pensionamento sono aumentate con perdite minori per l’anticipo. E per tutte e tutti i futuri pensionati la PV2020 offre per la prima volta da più di 40 anni un aumento delle rendite AVS (840 franchi all’anno e fino a 2712 franchi per le coppie) e miglioramenti nel secondo pilastro per chi lavora a tempo parziale.

Naturalmente l’aumento dell’età di pensionamento delle donne a 65 anni è un rospo duro da ingoiare: nonostante le proposte della sinistra, la grande maggioranza del Parlamento considera la cosa acquisita e non più in discussione.

PS60+ pensa anche ai giovani: avranno per tutta la vita una detrazione leggermente maggiore dai loro stipendi. Ma questa percentuale vale anche per gli stipendi alti, che riceveranno la rendita AVS massima: si tratta in fin dei conti di un’imposta sulla ricchezza! I contrari insistono volentieri sul fatto che i giovani pagano le pensioni dei vecchi: è vero! È il concetto dell’AVS: chi lavora paga la rendita degli anziani; senza accumulare centinaia di miliardi di capitali, in mano al mondo finanziario. Per questo i borghesi se la prendono così tanto: il miglioramento dell’AVS a scapito delle Casse pensioni va nella direzione opposta ai loro piani di liberalizzazione del pingue mercato delle pensioni.

PS60+ ha deciso, come tutto il PSS con il voto generale, di sostenere la PV2020. È una riforma che presenta tutta una serie di aspetti positivi, il più importante dei quali è la stabilizzazione delle finanze per più di un decennio. Sventiamo i piani borghesi di smantellamento dell’AVS e votiamo due Sì convinti!

Carlo Lepori Copresidente PS60+ e deputato PS al Gran consiglio


 

Condividi