Due Sì per una previdenza vecchiaia equa


 

La speranza di vita, negli ultimi 35 anni, è aumentata considerevolmente. Viviamo più a lungo e abbiamo la fortuna di poter vivere una vita attiva dopo il pensionamento. Nel 1981, la speranza di vita per gli uomini era di poco superiore ai 72 anni, mentre era di 79 anni per le donne. Oggi uomini e donne vivono più a lungo visto che la speranza di vita per le donne è di 85.5 anni e per gli uomini è di 81.5.
Viviamo di più e possiamo avere una vita attiva dopo il pensionamento. Questo significa che più persone ricevono più a lungo delle rendite. Una riforma delle pensioni è perciò necessaria, prima che l’AVS rischi di affrontare delle serie difficoltà di finanziamento di cui la destra approfitterebbe per aumentare l’età pensionabile per tutti a 67 anni.
La riforma della Previdenza per la vecchiaia 2020 ha il merito di affrontare questa realtà e di proporre una soluzione equilibrata. Un compromesso percorribile, utile a tutte e tutti noi. Purtroppo la sola alternativa, quella per cui i partiti borghesi e la destra stanno da tempo facendo pressione, è l’innalzamento dell’età pensionabile per tutti a 67 anni come già accaduto altrove in Europa. Le banche, assicurazioni e gli istituti privati che si occupano di gestione della previdenza vecchiaia hanno molto interesse nel vedere questa riforma respinta perché così potranno fare pressione per ottenere i casi più proficui, quelli che generano più profitto. Per questo motivo puntano all’individualizzazione e alla privatizzazione della previdenza vecchiaia: i costi di gestione sono più alti e quindi anche i profitti che possono trarre. La Previdenza 2020 ha il merito di rinforzare l’AVS evitando così una crisi di cui gli istituti privati approfitterebbero. L’AVS è l’assicurazione sociale più solida, più equa e più efficace. Il suo obiettivo non è generare profitti per pochi, ma garantire che tutte e tutti possano vivere dignitosamente la propria pensione.
Un’ulteriore difficoltà affrontata dalla Previdenza 2020 è l’abbassamento dei tassi di conversione delle rendite del secondo pilastro, dovuta alla difficoltà sui mercati di fare rendere i nostri fondi di pensione come nel passato. Questa riforma ha il vantaggio di proporre un pacchetto unico, che comprende AVS e 2° pilastro, affinché il livello delle rendite sia garantito. Se questa riforma non dovesse passare, la strada sarebbe spianata al pensionamento a 67 anni e a una previdenza vecchiaia a due velocità. Evitiamolo, a tutti i costi. La Previdenza 2020 è un buon compromesso e per questo sono necessari due SÌ il prossimo 24 settembre: Sì alla legge e Sì all’aumento di pochissimi punti di IVA per garantire il finanziamento dell’AVS.

 

 

Augusto Canonica, co-presidente regionale PS Locarnese e Valli

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